Avvocato contestazione disciplinari Milano

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Codice Disciplinare che cos’è
Prima di passare alle contestazioni disciplinari è bene capire che cos’è il Codice Disciplinare.
Si tratta di un insieme di norme disciplinari previste dalla contrattazione collettiva nazionale o aziendale che il lavoratore deve obbligatoriamente rispettare per non incappare in sanzioni disciplinari.
Queste possono scattare quando il datore di lavoro viene a conoscenza di possibili infrazioni commesse da un dipendente.
A questo proposito il datore di lavoro può anche svolgere delle indagini per acquisire elementi utili ad incolpare il lavoratore.
Costui prosegue quindi avanzando una formale contestazione disciplinare, ma la legge dà al lavoratore la possibilità di difendersi. Ma in cosa possono consistere le contestazioni disciplinari? Ecco di seguito alcuni casi per i quali i datori di lavoro possono avanzare delle contestazioni disciplinari.
Cosa sono le contestazioni disciplinari
Le motivazioni per avanzare delle contestazioni disciplinari possono essere varie, e possono essere dovute a:
Allontanamento dal posto di lavoro
Litigi con i clienti
Assenze ingiustificate
Comportamenti inadeguati
Assenze ingiustificate
Comportamenti inadeguati
Le motivazioni appena elencate sono tra le principali che si leggono nelle contestazioni disciplinari che vengono avanzate nei confronti di un dipendente da parte del datore di lavoro.
Spesso accade però anche che il datore di lavoro è ben determinato a licenziare un suo dipendente senza che abbia commesso alcun tipo di comportamento illecito.
Ma cosa dice la legge al riguardo? L’art. 7 dello Statuto dei Lavoratori stabilisce che il datore di lavoro non può adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti del lavoratore senza prima avergli contestato l'addebito e senza averlo sentito difendersi. Proprio per questo la legge invita il lavoratore a difendersi entro 5 giorni.
Durante la procedura disciplinare il lavoratore può farsi assistere da un rappresentante dell'associazione sindacale a cui è iscritto, ma per avere maggiore certezza che l’assistenza sia adeguata è estremamente importante che scelga di farsi assistere da un avvocato contestazioni disciplinari, specializzato nella materia, in modo da proseguire nell’iter senza intoppi.
E’ altresì importante che il lavoratore sia assistito da un esperto, per non rendere illegittimo il procedimento e non essere sottoposto a sanzione.
Procedura per rispondere alla contestazione
La legge quindi impone al lavoratore di difendersi entro 5 giorni dalla ricezione della contestazione disciplinare avanzata dal datore di lavoro.
L’avvocato che si occupa del case deve dunque presentare una comunicazione in cui il cliente si oppone alle accuse avanzate nei suoi confronti. Nel caso il datore di lavoro non accetta le motivazioni fornite dal lavoratore, può scattare una sanzione, che nei casi più gravi può consistere nel licenziamento disciplinare, che può avvenire se il comportamento del lavoratore è molto grave, come può esserlo ad esempio quello di rubare denaro all’azienda.
Come risposta è possibile far impugnare il licenziamento al Tribunale competente e l’avvocato contestazioni disciplinari deve saper gestire anche questa fase cercando di evitare il peggio al cliente. Oltre al licenziamento, fanno parte delle possibili sanzioni anche la multa o la sospensione, che possono essere impugnate nelle sedi come il collegio di conciliazione e di arbitrato.
Come stabilire il tipo di danno risarcibile
La contestazione disciplinare che comporta sanzioni ben più gravi di un rimprovero verbale deve essere fatta con forma scritta.
Il legislatore non indica una specifica modalità di consegna della comunicazione scritta al lavoratore e questa può avvenire sia tramite raccomandata con ricevuta di ritorno sia a mano.
Cosa deve contendere una contestazione disciplinare per essere chiara? L’avvocato che deve assistere il cliente nei vari casi di contestazioni disciplinari deve prestare attenzione che queste contengano i requisiti di: